Il Servizio Psicopedagogico Scolastico di Ambito è finalizzato a dare un supporto psico-pedagogico agli alunni che mostrano segni di disagio (conclamato o latente) dovuto a condizioni di fragilità emotiva, relazionale o familiare.
Il Servizio vuole essere uno strumento per tutte quelle situazioni a rischio di isolamento sociale e ha come obiettivo principale il ripristino e lo sviluppo del benessere psico-fisico del minore, il potenziamento del proprio senso di autostima e delle proprie capacità di autodeterminazione nell’affrontare le situazioni di disagio.
Il servizio viene attuato in collaborazione con la Scuola e i distretti sanitari di base, i consultori e i pediatri di libera scelta, per la valutazione professionale del bisogno e per la definizione di progetti personalizzati (se necessario) al fine di attivare adeguati interventi di assistenza sociale.
Le prestazioni svolte sono le seguenti:
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Tutela del minore, in situazione di disagio/rischio;
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Prevenzione e/o trattamento delle problematiche di emarginazione e/o devianza di minori e del loro nucleo famigliare;
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Sostegno del minore e del suo nucleo familiare nella comunicazione scuola – famiglia e nel percorso formativo – educativo all’interno delle strutture scolastiche;
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Contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico;
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Su richiesta del personale della scuola e/o della famiglia, offerta di consulenza specialistica sociale e psicologica all’interno delle strutture scolastiche. Con rilevazione del disagio, delle problematiche di apprendimento e di socializzazione;
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Sostegno e consulenza al personale docente sui casi presi in carico dal servizio.
Destinatari e requisiti
I destinatari del servizio sono gli alunni residenti nei Comuni afferenti all’ADS n.13 che vivono periodi di difficoltà emotiva che comporta disfunzioni personali e all’interno del nucleo tali da rendere necessario l’intervento del Servizio Sociale per la tutela minorile e dei soggetti svantaggiati.
Modalità di accesso
Il Servizio viene attivato:
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Su richiesta del minore (autorizzata dai genitori o da chi ne esercita la potestà);
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Su richiesta formale da parte della famiglia del minore;
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Su segnalazione della Scuola o del Servizio Sociale territoriale.